La stazione trasmittente di Napoli proponeva un'eccezionale trasmissione, fatta per far ascoltare al mondo la voce del Vesuvio. L'iniziativa fu realizzata dalla sede EIAR di Napoli in collaborazione con la Broadcasting National Company di New York. La voce del Vesuvio fu trasmessa in America, Francia, Inghilterra, Germania e in molti altri paesi.
L'importanza di questo evento risiedeva nel fatto che il Vesuvio, in quel periodo, era ancora attivo. Inoltre, l'impresa fu molto difficile: per catturare i rumori e le voci del vulcano, furono fatti calare numerosi microfoni molto vicini alla lava in movimento e al cratere. L'installazione richiese diversi giorni di lavoro, e la radiocronaca fu curata dal giornalista Francesco Stocchetti, che dedicò all'evento l'articolo di prima pagina del fascicolo n. 29 del 1935 della rivista "Radiocorriere".
È possibile leggere questo articolo seguendo il link all'archivio del Radiocorriere delle Teche Rai: http://www.radiocorriere.teche.rai.it/Download.aspx?data=1935|29|000|P.
Nelle pagine successive dello stesso fascicolo si trovano altri articoli dedicati all'evento straordinario "La trasmissione dal Vesuvio", "I microfoni presso il cratere" e ancora l'articolo "Note tecniche sulla trasmissione".
Immagine ripresa da Archivio Teche Rai Radiocorriere dal fascicolo n. 29 del 1935, pag. 5.