Questa rivista, nata come settimanale, è l'organo ufficiale della U.R.I., che con il Regio Decreto del 1927 si trasformò in E.I.A.R. (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche), società titolare della concessione esclusiva per le trasmissioni radiofoniche circolari sul territorio italiano, per la durata di venticinque anni. Vicepresidente della rivista fu Arnaldo Mussolini, fratello di Benito, che scriveva editoriali sui compiti pedagogici della radio. Pertanto, la rivista fu sottoposta all'influenza del potere politico e divenne voce del fascismo.
Inizialmente settimanale dell'U.R.I. (Unione Radiofonica Italiana), la rivista cambiò titolo nel 1930 in Radiocorriere, divenendo una famosa pubblicazione di programmi radiofonici e televisivi, di attualità, perdendo così il suo iniziale carattere tecnico.
La principale caratteristica di questa rivista è che nasce con l'intento di fornire i programmi delle stazioni italiane e delle stazioni europee che trasmettono radioaudizioni circolari, udibili in Italia. Oltre a ciò, presenta articoli di carattere tecnico, ma anche dedicati all'attività teatrale, alla politica, alla musica da concerto, alla cultura e ad altri temi.
Si segnala l'articolo "Come viene trasmesso e ricevuto un programma radiofonico", una descrizione interessante di tutti i passaggi che portano alla ricezione di uno spettacolo radiofonico, ricco di dettagli, pubblicato nel numero 18 del 1929. L'articolo è accompagnato da immagini fotografiche che illustrano i vari passaggi.
Nel numero 18 del 1929 troviamo anche un articolo intitolato "L'uomo meccanico", che presenta fotografie di un apparecchio metallico utilizzato nelle scuole inglesi per mostrare il passaggio del cibo nel corpo, pubblicato a pagina 14.
Il 28 febbraio 1929 iniziano le prove di trasmissione televisive. Secondo le fonti dell'archivio RAI, la prima immagine televisiva italiana fu trasmessa in laboratorio da due ingegneri, Alessandro Banfi e Sergio Bertolotti, che riuscirono a trasmettere l'immagine di una bambola di panno presso il laboratorio della sede EIAR di Milano. Nel corso degli anni '30, la rivista Radiorario ne rende notizia.
Curiosità: Nel fascicolo n. 27 del 1929, l'articolo "La radio-trasmissione della finale di calcio Bologna-Torino" descrive la prima trasmissione simultanea dalle stazioni di Milano, Roma, Torino e Genova per la finale di calcio Bologna-Torino, con quattro stazioni radiofoniche collegate simultaneamente per una partita di calcio.
Una simpatica rubrica, "Per il rotto della cuffia", era costituita da notizie brevi sulle trasmissioni e stazioni trasmittenti.
La copertura della rivista, a partire dal numero a cavallo tra il 1928 e il 1929 e nella quasi totalità dei 52 numeri, utilizzò la stessa immagine, realizzata dal pittore, incisore e designer italiano Anselmo Bucci (1887-1955), fondatore del movimento artistico “Novecento” nato a Milano nel 1922. Questa copertura è di particolare importanza, segnalata da un piccolo riquadro nella seconda pagina della rivista "Il Radiorario nel 1929". Nel 1928 fu indetto un concorso per il miglior disegno a colori da adottare per la copertura di Radiorario, rivista settimanale di programmi, tecnica, musica e varietà. Al vincitore fu riservato un premio di 5000 lire. Il concorso fu vinto dal pittore Anselmo Bucci, con una visione panoramica della variegata attività della radiofonia e dei suoi programmi quotidiani. Questo disegno è stato elaborato con tre colori di base, a differenza della maggior parte delle copertine precedenti, in bianco e nero.
Nel fascicolo n. 18 del 1929, l'articolo "Come viene trasmesso e ricevuto un programma radiofonico" spiega, anche con immagini, i passaggi che l'energia elettrica deve attraversare, dal momento in cui si parla davanti al microfono fino a quando l'energia raggiunge l'antenna trasmittente.
A questo link la storia della copertina http://www.crit.rai.it/eletel/Important/Anni2000/2009-1.pdf,
Dati di pubblicazione: Milano, 1925-? Prezzo, per gli abbonati EIAR 30,30, altrimenti 55,30
Dati posseduto biblioteca DIETI: 1927-1929.