Rivista dedicata principalmente agli appassionati di radio, nel corso degli anni divenne l'organo ufficiale dell’Associazione Radiotecnica Italiana. Suo fondatore e Direttore fu l’ingegner Ernesto Montù, autore di diversi articoli, e Guglielmo Marconi ne fu il Presidente onorario.
Gli scopi della rivista sono diffondere verso un sempre più ampio numero di persone la conoscenza della importanza, anche per lo sviluppo della società della radiofonia. Tali scopi sono appunto dichiarati nell'editoriale del primo numero del 1923. Come scrive Luciano Ruocco nel suo libro, questo editoriale "diventa quasi un manifesto a favore della introduzione della radiotelefonia, ovvero la Radiofonia, sul territorio italiano" come si può leggere nell'immagine sottostante.
Il fascicolo n. 10 del 1929 della rivista Il Radiogiornale è dedicato alla prima mostra nazionale della radio, promossa e fortemente voluta dall'Associazione Radiotecnica Italiana. Nonostante l'attesa dell'autorizzazione ministeriale, l'evento fu organizzato in tempi molto brevi, dimostrando così la tenacia e la forte volontà di riuscire nell'obiettivo di valorizzare e diffondere le innovazioni nel campo della radio. Nella mostra furono presenti i produttori italiani di radio, il che rendeva l'evento ancora più importante per l'industria italiana.
Curiosità: Nel primo fascicolo, del primo anno, del 1923, che per errore di stampa riporta l'anno 1924, troviamo il “Radiovocabolario”, una rubrica che spiega i significati dei termini più usati nel mondo della radio, e la rubrica “Radiorisate”, che propone battute a tema radio.
Inoltre, nell’articolo dedicato all’Esposizione Radio di Berlino del 1929 (fascicolo n. 10 del 1929), le illustrazioni sono state realizzate da Ernest Marcuse (Berlino 1900-1985), illustratore, grafico pubblicitario e successivamente interior designer.
Data di pubblicazione: Milano, 1923, prezzo numero singolo L. 1,50.
Posseduto biblioteca DIETI: 1923;1929;1931;1928;1947-48.